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4 Lug 2019

Perché sostenere la legge che lunedì arriva alla Camera: il decalogo

da admin | pubblicato in: Ultimi articoli | 1
  1. Perché favorisce la libera concorrenza limitando gli sconti selvaggi a un massimo del 5%, introduce un piano nazionale di promozione della lettura, una card per aiutare l’acquisto di libri per le famiglie a basso reddito, rafforza il Centro per il libro e la lettura, rafforza il tax credit per le librerie.
  2. Perché il libro ha un valore, e il suo prezzo, oltre all’editore, deve remunerare equamente più di 10 professioni diverse: autore, spesso agente e/o traduttore, editor e/o correttore di bozze, grafico/impaginatore, illustratore e/o fotografo, tipografo, corriere, magazzino, promotore, distributore, libraio.
  3. Perché gli sconti selvaggi, o le promozioni continue, generano incertezza, aumentano la precarietà di tutta la filiera, abbassano drasticamente la qualità a favore della quantità. Decidono anche il tipo di offerta editoriale: più bestseller, meno ricerca, meno bibliodiversità e pluralismo. Con la nuova legge resta comunque la possibilità di una promozione per marchio editoriale, al 20% di sconto, per un mese l’anno. Un po’ come i saldi, ma non tutti i giorni.
  4. Perché con il sistema attuale i librai indipendenti sono massacrati in una competizione impari con chi può permettersi sconti grazie al fatto che non paga le tasse in Italia, o perché fa parte di una concentrazione verticale (è nello stesso tempo editore, distributore e libraio, cosa possibile solo nel nostro Paese), o vende in perdita con il solo scopo di far fuori la concorrenza (è successo, succede).
  5. Perché negli ultimi anni le librerie indipendenti hanno chiuso a centinaia, desertificando dal punto di vista culturale intere porzioni di territorio. Ma le librerie non sono solo negozi, sono veri e propri presidi culturali che fanno concretamente promozione della lettura (e sappiamo quanto ce ne sia bisogno in Italia).
  6. Perché gli editori indipendenti, piccoli o grandi che siano, pur essendo quelli che garantiscono spesso scouting e ricerca, subiscono lo strapotere commerciale dei grandi gruppi e sono costretti a volte a chiudere, sempre a limitare i propri piani editoriali.
  7. Perché l’esperienza della maggioranza dei paesi europei, a cominciare da Germania e Francia, dice che il prezzo fisso garantisce e rafforza l’intero mercato editoriale e la lettura. Mentre con le regole attuali l’Italia è fanalino di coda e ha perso più del 20% dell’intero fatturato negli ultimi 6 anni.
  8. Perché i lettori italiani, diversamente da oggi, devono poter contare sullo stesso prezzo, per lo stesso libro, sia che abitino a Roma o Milano che in un piccolo paese di provincia.
  9. Perché il prezzo del libro, specie nei grandi gruppi, nel sistema attuale già incorpora il costo degli sconti programmati. Con la nuova legge a trarne vantaggio sarà il lettore, grazie alla garanzia di una concorrenza reale: i libri migliori ai prezzi migliori.
  10. Perché un libro va acquistato perché è bello, e magari utile, non perché è più scontato.
ADEI, Camera, Decalogo, Lettura, Libri, Nuova Legge

  1. Nuova proposta dei legge sul libro: come al solito, è il caos | Il blog di Panda Edizioni
    9 Luglio 2019 |

    […] un lato l’Adei, che approva vivamente la proposta di legge. D’altra parte, come per esempio Andrea Gessner, direttore di […]

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