È una domanda ci viene posta da molti, anche da chi dovrebbe conoscere a fondo il mondo dell’editoria italiana.
Ed è per dare forza alla risposta che vi chiedo di rinnovare l’adesione ad ADEI o di diventarne socia/o, se ancora non lo foste.
Dai dati che abbiamo finalmente raccolto, grazie alla ricerca voluta da ADEI, curata da Ipazia e sostenuta da CEPELL, le case editrici indipendenti attive in Italia sono circa 2.700 e assommano quasi il 42% del fatturato di settore, circa 1,3 miliardi di euro su 3,1! Immagina che forza politica questa Associazione potrebbe avere se fossimo compatti!
Ne parleremo in occasione della prossima Agorà ADEI, che si terrà online il prossimo 11 novembre alle 17:00 (per partecipare: segreteria@associazioneadei.it), quando presenteremo ai soci i primi risultati di questa ricerca, la Mappa dell’Editoria italiana. A seguire, potremo confrontarci per discutere insieme delle prossime azioni comuni.
Gli Editori e le Editrici che fanno parte di ADEI ritengono che non sia né la dimensione, né il fatturato l’unità di misura per definire l’indipendenza ma il fatto di non essere in una posizione di dominio nell’intera filiera, di non avere (e non volere) la possibilità di decidere chi entra o meno nelle librerie, chi viene distribuito e promosso.
ADEI è nata per mettere insieme quanti più Editori ed Editrici indipendenti dai gruppi che controllano contemporaneamente più marchi editoriali, una catena di librerie, una società di distribuzione, una di promozione e molto altro.
È necessario essere tanti e tante, per avere da una parte un peso specifico sempre più importante verso la politica e le istituzioni e dall’altra attivare strategie e azioni comuni perché le nostre imprese possano lavorare con serenità ed efficacia.
Cosa fa ADEI?
ADEI si sostiene grazie alle quote delle Case editrici associate.
L’indipendenza non è cosa da poco e richiede grandi responsabilità: “noi indipendenti” lo sappiamo bene se pensiamo alle nostre imprese.
Abbiamo iniziato a proporre progetti e ricerche che possono sostenere le idee di ADEI e renderle pubbliche: la ricerca S.T.O.R.I.E. sui gruppi di lettura in Italia e la ricerca sulla Mappa dell’Editoria italiana (che presenteremo in anteprima ai soci il prossimo 11 novembre).
Il ruolo di ADEI vuole essere quello di mostrare il valore dei buoni libri ma anche quello di portare alla luce i meccanismi distorsivi presenti nel nostro Paese, spesso non chiari nemmeno a chi crede di conoscere il mercato del libro.
ADEI lavora per far sentire la voce di noi editori indipendenti alle istituzioni, impegnandosi nel frattempo a dare assistenza e formazione ai soci e realizzare progetti per promuovere la conoscenza dei nostri cataloghi.
Tra le attività in corso gli spazi collettivi organizzati alle fiere, il servizio di consulenza per i soci sui contratti di promozione e distribuzione, l’info point con un commercialista esperto in editoria (da gennaio 2026), le convenzioni con fornitori di prodotti e servizi per gli editori, i corsi di formazione.
Operiamo, grazie all’impegno volontario di socie e soci, anche attraverso Tavoli di lavoro, dedicati al progetto ADEI Education, alla Microeditoria, alla Distribuzione, alle Politiche regionali.
Vi aspettiamo, tante e tante, per continuare l’impegno di ADEI anche nel 2026!
La presidente
Della Passarelli
