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VAGUE Edizioni è una casa editrice (molto indipendente!) fondata a Torino nel maggio del 2018 sulle ceneri, ancora tiepide, di WhiteFly Press. Una risalita controcorrente dalla Romagna al Piemonte, dal delta alla sorgente del Po, dal mare al fiume, sempre cavalcando l’ONDA. Per l’appunto, la VAGUE che, oltre a fare l’occhiolino all’ondata innovativa che investì il cinema francese alla fine degli anni Cinquanta, evoca, in lingua francese, anche immagini di distanze e vaghe lontananze. E, lo aggiungiamo noi, di superamento di frontiere geografiche e culturali.
I nostri libri provengono da oltralpe, ma anche da oltremare e da oltreoceano. A una sola condizione: che si tratti di opere di autori francofoni. VAGUE, infatti, non è solo Francia. Scova per i lettori italiani le opere più interessanti (con una preferenza dichiarata per le oeuvres premières, le opere d’esordio già rivelatrici di talento) di scrittori, poeti, drammaturghi e fumettisti contemporanei di lingua francese già affermati nei loro paesi d’origine ma non ancora  così noti al grande pubblico italiano.
Sarà un viaggio itinerante attraverso le tante, diverse e ricche culture e letterature internazionali accomunate dell’uso della lingua francese. Dalla Francia al Canada (Québec), dal Belgio all’Africa Occidentale, dalla Svizzera al Magreb, passando per i DOM TOM (i dipartimenti e territori francesi d’oltremare) e includendo le opere isolate di autori di altre nazionalità che scrivono anche in lingua francese.
Le ragioni della scelta di questa linea editoriale? Innanzitutto, e come forse dovrebbe essere sempre il caso quando s’intraprende un progetto di vita e di lavoro, delle ragioni personali: la Francia e alcuni altri paesi francofoni, abitati e vissuti, hanno rappresentato e ancora rappresentano per noi un forte legame affettivo e si basano su una conoscenza profonda della lingua, della cultura e della mentalità. Ma non solo. La letteratura mondiale francofona rappresenta un bacino d’idee, storie e stili  estremamente vasto e sfaccettato. Come mai nessuna casa editrice italiana ha pensato di focalizzare l’intero catalogo sull’insieme di queste letterature (come lo hanno fatto ad esempio Iperborea per i paesi scandinavi e Sur per quelli di lingua spagnola)?
Detto questo, che cosa s’intende per francofonia ? Il termine/concetto, inventato nel 1880 dal geografo francese Onésine Reclus in risposta all’indebolimento dell’impero coloniale francese (ma alla cui diffusione hanno contribuito notevolmente l’opera e il pensiero di Senghor), designa l’insieme dei paesi e delle persone che utilizzano il francese come lingua di prima socializzazione (lingua materna), amministrativa, d’insegnamento o scelta. Il francese come punto in comune per una moltitudine di popolazioni differenti federate in un ideale culturale e linguistico.
Dal punto di vista letterario si può parlare tranquillamente di letteratura-mondo. Non dimentichiamo che il francese è la quinta lingua più parlata nel mondo. Secondo i dati dell’OIF (Organisation Intérnationale de la Francophonie, che ha sede a Parigi) i francofoni, nel 2014, ammontavano a 274 milioni (4% della popolazione mondiale), distribuiti nei cinque continenti.  La previsione è di 700 milioni nel 2050, vale a dire 8% della popolazione mondiale e l’85% dei francofoni si troveranno in Africa.
Ultima ragione, contribuire a sfatare il mito secondo cui la letteratura francese sarebbe considerata in Italia troppo complicata, « seriosa » o addirittura pretenziosa. Nostro obiettivo è anche quello di portare nel nostro paese opere stimolanti, provocatorie (come i loro autori…), insolite e anche divertenti. Puntando, ovviamente, sulla qualità di autori e traduttori e avvalendosi della collaborazione delle istituzioni e degli operatori culturali francofoni in Italia.


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