Perché i libri sono il pilastro economico della cultura, le case editrici indipendenti contribuiscono in modo decisivo alla ricerca e al sostegno di contenuti innovativi, ed è necessario difenderne valori, economia, regole nel modo più efficace possibile.

Perché editori, librai, autori, traduttori, bibliotecari, insegnanti, artisti hanno molti interessi in comune, una voce che si intona meglio, una miglior capacità di progettare e, quando occorre, difendere uniti il proprio mondo: condividendo idee, progetti, attività.

Perché la formazione non si improvvisa. Formazione di base, concreta, al passo con le esigenze di oggi; aggiornamenti frequenti, pratici, comprensibili. Alla portata di tutti. Con la collaborazione di docenti che lavorano nel nostro campo. I ferri del mestieri si affinano giorno dopo giorno: ascoltando le esigenze di ciascuno, non si può fare che meglio.

Perché il prezzo del libro non è un gioco: regola i rapporti fra costi e ricavi, ha un senso, uno scopo. Perché è assodato che senza prezzo fisso, senza rispetto delle regole stabilite, incluse quella di una libera concorrenza, assieme al rispetto del copyright, la filiera del libro non è sostenibile.

Perché le iniziative a sostegno della lettura non sono un evento casuale. Sono un progetto articolato, cui deve partecipare tutto il mondo del libro e della cultura: competenza, coinvolgimento, continuità ne sono le parole chiave.

Perché non possiamo perdere occasioni per unire mondi, anziché separarli. Ridurre attriti, non accentuarli. Evitare esperienze inutili, doppioni, sprechi. Avviarne di nuove se necessarie, armonizzate con ciò che già esiste. Difendere e perfezionare il meglio di ciò che già esiste.

Perché possiamo dotarci, insieme, di strumenti nostri: progettarli, realizzarli, usarli. Efficaci e utili per tutti noi, per chi con noi lavora.

Perché tre Associazioni nate in tempi diversi – Fidare, Odei, Amici del Salone del Libro di Torino – hanno deciso di unire le forze. Rendere possibile il cammino comune di molti editori. Vicini il più possibile ai librai e alle loro associazioni – come in altri Paesi – accogliendo e confrontandosi con loro e con altri compagni di strada.

Perché la conoscenza è la più grande avventura che ci è data, e in definitiva il mondo ruota attorno alle parole. Se usiamo quelle giuste, uniamo idee e sforzi, non solo buone intenzioni, contribuiremo a creare un futuro sostenibile per il mondo del libro.